Dall´autorecupero a nuove forme di rigenerazione dal basso del patrimonio pubblico in disuso: il caso dell'occupazione di
Título | Dall´autorecupero a nuove forme di rigenerazione dal basso del patrimonio pubblicoin disuso: il caso dell occupazione Porto Fluviale |
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Año | 2023 |
Autor | Emanuela Di Felice, Maria Rocco |
Filiación | Pucv, Sapieza |
Tipo de Publicación | Artículo en Revista Académica |
Revista | Tracce Urbane |
Editorial | Tracce Urbane |
Edición | Rivista Italiana Transdiciplinare di Studi Urbani |
Número | 13"" no puede asignarse a un tipo de número declarado con valor 13. |
Ciudad | roma |
Palabras Clave | ocupacion, regeneracion urbana, politicas habitativas |
Área de Investigación | Extensión, Ciudad y Habitabilidad |
Línea | Ciudad y Extensión |
Archivo:/ | |
URL | https://rosa.uniroma1.it/rosa03/tracce urbane/article/view/18174/17506 |
Carreras Relacionadas | Arquitectura, Diseño, Magíster |
Lóccupazione' di edifici abbandonati a Roma è una pratica che i Movimenti per il Diritto all’Abitare compiono dagli anni ‘70, evidenziando una situazione cronica di inadeguatezza delle politiche abitative, sociali e di welfare in città. La Legge Regionale sull’Autorecupero nasce su questa spinta al riuso, stabilendo alcuni principi d’avanguardia sui temi della trasformazione territoriale, della sostenibilità sociale e ambientale. Ed è sul bagaglio di queste esperienze che l’occupazione abitativa di Porto Fluviale sta affrontando la sfida della trasformazione, con il progetto Porto Fluviale RecHouse, accompagnata da un gruppo di ricerca-azione del Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre. Questo progetto condiviso punta a favorire il passaggio dall’informalità a un contesto di certezza e qualità abitativa, attraverso un processo innovativo e conteso di formalizzazione degli spazi abitativi e socio-culturali autorganizzati, potenzialmente estendibile ad altri conte sti.
The occupation of abandoned buildings in Rome has beena practice the Movements for housing struggles have been carrying out since the 1970s, highlighting a chronic situation of inadequacy of housing, social and welfare policies in the city. The Regional Law on self-recovery was born out of this drive towards reuse, establishing some avant-garde principles about territorial transformation, social and environmental sustainability. Drawing on these experiences, the housing occupation of Porto Fluviale is facing the challenge of transformation, with the Porto Fluviale RecHouse project, accompanied by an action-research group from the Department of Architecture of the Roma Tre University. This shared project aims to facilitate the transition from informality to a context of certainty and quality of dwelling, through an innovative and contested process of formalization of self-organized dwelling and socio-cultural spaces, which can potentially be extended to other contexts